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Un modello legislativo dell’ONU per le vittime del terrorismo

Venerdì 4 Febbraio 2022 è stato pubblicamente lanciato il Modello di disposizioni legislative per le vittime del terrorismo predisposto nel corso di due anni di lavoro dalle agenzie delle Nazioni Unite (Inter-ParliamentaryUnion-IPU, UNOCT e UNODC) in stretta cooperazione con vittime, società civile e organizzazioni parlamentari regionali.
Scopo del Modello di disposizioni legislative è fornire una guida all’implementazione di leggi e procedure o al loro adeguamento, nei diversi paesi, in relazione ai diritti, al sostegno e alla protezione delle vittime del terrorismo.
Le Nazioni Unite si inseriscono così sulla scia di quanto a livello europeo, con analogo approccio ma maggior valenza giurisprudenziale, è stato promosso da quanto disposto nelle due Direttive n. 29 del 2012 e n. 541 del 2017.

Un percorso in qualche modo parallelo al lavoro svolto del “Centro di competenza dell’UE per le vittime del terrorismo – EUCVT” che, nei due scorsi anni, ha offerto formazione, orientamento e sostegno alle autorità nazionali e alle organizzazioni di assistenza alle vittime del terrorismo; nel quale, per l’Italia, la Rete Dafne e l’Associazione Leon Battista Alberti hanno condotto la formazione del 12 e 13 luglio 2021 e collaborato alla produzione del manuale National Handbook on Victims of Terrorism: Italy. In continuità con l’EUCVT, Luca Guglielminetti ha partecipato all’incontro di presentazione del Modello di disposizioni legislative delle Nazioni Unite, sottolinenando in una breve dichiarazione che: “La maggior parte degli Stati membri della UE non ha ancora pienamente recepito gli standard minimi concordati nelle due Direttive e sono così in corso diverse procedure di infrazione contro la maggior parte degli Stati membri”. Concludendo con l’augurio che l’iniziativa delle Nazioni Unite “possa essere fruttuosa per rafforzare, sul piano dell’applicazione concreta, i diritti delle vittime del terrorismo in Europa e in tutto il mondo”.

Model-Legislative-Provisions-for-Victims-of-Terrorism


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European Centre of Expertise for Victims of Terrorism

L’associazione, insieme a Rete Dafne Torino, è stata coinvolta nel progetto europeo “European Centre of Expertise for Victims of Terrorism (EUCVT- Centro di competenza dell’UE per le vittime del terrorismo)”. Il Centro, gestito da Victims Support Europe (VSE) in partnership con ARQ National Psychotrauma Centre, Association française des Victimes du Terrorisme e Fondation Lenval, è finalizzato ad per offrire competenza, orientamento e sostegno alle autorità nazionali e alle organizzazioni di assistenza alle vittime del terrorismo. In Italia, Luca Guglielminetti e Federico Mancini, hanno organizzato due giornate di formazione sui diritti della vittime del terrorismo per operatori italiani il 12 e 13 luglio 2021. Inoltre hanno collaborato all’edizione del manuale per l’Italia: “National Handbook on Victims of Terrorism: Italy”.

Si è quindi costituito un team di docenti provenienti dalla Magistratura, dall’Università, dalla Rete Dafne, da Psicologi per i Popoli Torino, dall’Associazione Leon Battista Alberti, dall’Associazione delle vittime della strage di Piazza Fontana e dall’ANCI, che ha erogato il seguente programma di formazione al quale hanno partecipato una cinquantina di operatori italiani del privato sociale.

Formazione-Sui-Diritti-Delle-Vittime-Del-Terrorismo


  • Qui la descrizione del Centro di competenza dell’UE per le vittime del terrorismo (sito esterno)
  • Qui il manuale per l’Italia, in inglese, National Handbook on Victims of Terrorism: Italy (sito esterno)

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Eventi

Il ruolo politico e sociale delle vittime nella lotta al terrorismo

Il ruolo politico e sociale delle vittime nella lotta al terrorismo: i casi spagnolo e italiano è il titolo del symposium organizzato da Giorgio Gallino e Luca Guglielminetti nel quadro delle iniziative del GRIST (Gruppo Italiano Studio Terrorismo) e in collaborazione con l’Istituto G. Salvemini, la Fondazione V. Nocentini e l’Università di Torino, che si è svolto on-line il 18 Settembre.

Programma e contenuti

Symposium-sul-ruolo-politico-e-sociale-delle-vittime-nella-lotta-al-terrorismo


Video del symposium


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Progetti

#StayHumanMassenger

Manifestazione finale dell’attività didattica svolta nelle scuole torinesi dal corso “Islam: radici, fondamenti e radicalizzazioni violente”, giunto alla sua terza edizione grazie al sostegno della Compagnia di San Paolo.
L’unico corso in Italia che offre ai giovani uno spazio sicuro per discutere di argomenti delicati: Islam, migrazioni e terrorismi.
Oltre alla presentazione e alla premiazione dei lavori delle classi di studenti, interverrà per occasione il magistrato Stefano Dambruoso per il Giorno della Memoria delle Vittime del Terrorismo e delle stragi.

Invito 9 maggio 2018 #StayHumanMassenger

I lavori degli studenti

Esempio di video realizzato completamente da un gruppo di studentesse della classe IV L dell’IIS Majorana di Moncalieri (Torino) a.s. 2017/2018
Canale YouTube con i lavori degli studenti

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Progetti

Platform To Support the Victims of Terrorism

Il progetto europeo EPAV

L’obiettivo di questa piattaforma è promuovere tra gli Stati membri dell’Unione l’opportunità di fornire un’assistenza efficace e di qualità alle vittime di attentati terroristici, soprattutto in campo psicologico e proporre forme di collaborazione tra le istituzioni. Questa idea è particolarmente opportuna se si tiene conto della prossima pubblicazione della direttiva antiterrorismo e del trattamento riservato alle vittime, nonché della componente transnazionale che è stata insita negli ultimi attentati.

I partner del progetto europeo “European ONLINE Platform to Assist Victims of Terrorism (2017)
Il Ministro degli interni spagnolo apre il seminario del progetto europeo Epavt su “L’assistenza specifica e comprensiva alle vittime del terrorismo in Europa” (Giugno 2017)

Platform-to-Assist-Victims-of-Terrorism-EPAVT

Sito del progetto in inglese, francese e spagnolo

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Progetti

Narrative alternative

Seconda edizione del progetto “Islam: radici, fondamenti e radicalizzazioni violente” nasce nel 2015 dal Tavolo di lavoro che la Città di Torino ha promosso, attraverso la Commissione legalità del Consiglio Comunale, per affrontare progetti e politiche di prevenzione e contrasto dei fenomeni di radicalizzazione violenta. Coordinato dalla nostra associazione in partnership con CO.RE.IS., Comunità Religiosa Islamica, e ASAI Associazione diAnimazione Interculturale e veicolato nelle scuole secondarie attraverso il CE.SE.DI., il Centro Servizi Didattici della Città Metropolitana di Torino, con i patrocini della Commissione Legalità della Città di Torino e quello del Comitato Diritti Umani del Consiglio regionale de Piemonte e finanziato dal contributo della Compagni di San Paolo.

radicalizzazione

Islam Migrazioni e terrorismi
Invito all’evento di restituzione dell’attività degli studenti nel quadro della seconda edizione del progetto “Islam: radici, fondamenti e radicalizzazioni violente”
Gli-studenti-e-i-temi-della-radicalizzazione-violenta-e-del-terrorismo

I lavori degli studenti

Esempio del lavoro degli studenti della classe IV E dell’ITTS Grassi di Torino a.s. 2015/2016
Canale YouTube con i lavori degli studenti

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Progetti

ISLAM: RADICI, FONDAMENTI E RADICALIZZAZIONI VIOLENTE

Invito alla manifestazione finale del 30 maggio 2016  a Torino, Palazzo Lascaris: “Scuola e resistenza alle narrazioni dello Stato Islamico e dell’islamofobia”.
Il Presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Mauro Laus, apre la manifestazione finale del progetto nell’aula consigliare a Palazzo Lascaris, Torino.
Intervento del Viceministro Mario Giro su “Islam, terrorismo e coesione sociale”

I lavori degli studenti

Esempio del lavoro degli studenti della classe IV E dell’ITTS Grassi di Torino a.s. 2015/2016

Canale YouTube con una selezione dei lavori degli studenti


Relazione finale, inclusa rassegna stampa e valutazione

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Pubblicazioni

Vittime

INTRODUZIONE DIDATTICA

  • dal sito web dell’Associazione Italiana Vittime del Terrorismo

Lo scopo di questo ipertesto multimediale è di carattere informativo e didattico sul terrorismo politico che ha connotato un ventennio della recente storia italiana. Per molti motivi il fenomeno è stato quasi rimosso, sia a livello di dibattito politico che di analisi storica e culturale, riscuotendo solo recentemente una certa attualità editoriale.
Proprio dalle recenti pubblicazioni che hanno portato la testimonianza delle vittime e dei familiari superstiti di quegli anni, si presenta una antologia critica di brani che ripercorre per capitoli il ventennio 1968-1988; il tutto corredato da oltre 500 fotografie, filmati dal repertorio RAI e dai radiogiornali, nonché da un atlante storico dei principali fatti nazionali ed internazionali e da una elencazione biografica delle vittime.

La chiave di lettura proposta è quella della voce delle vittime. L’ipertesto non deve essere considerato come una tardiva, e comunque insufficiente, forma di compensazione verso coloro che per lunghi decenni hanno patito, oltre ad un generale silenzio, anche il disinteresse dello Stato. Esso è piuttosto una documentata rassegna ed una rivisitazione dell’intolleranza e della violenza politica in Italia.
Percorrendo l’ipertesto è quindi possibile articolare studi e riflessioni didattiche per:
a) recuperare/rielaborare la memoria dei fatti, molti dei quali rischiano l’oblio totale;
b) incrementare ed approfondire il livello di informazione/conoscenza sul fenomeno del terrorismo interno ed internazionale e le sue radici storiche e culturali;
c) incoraggiare e accrescere nei giovani lo sviluppo di una coscienza critica verso il fenomeno del terrorismo e le diverse forme di violenza in politica.

LE RADICI STORICHE E CULTURALI
Sull’origine storico-culturale del terrorismo, non trattata all’interno dell’ipertesto, segnaliamo le plurime suggestioni che si possono cogliere nell’evoluzione del terrorismo a partire dalla sua prima affermazione nel corso della rivoluzione francese, che può essere analizzato con l’ausilio di diverse discipline: dalla storia delle dottrine politiche alla sociologia, dalla filosofia alla letteratura, o discusso attraverso una delle più suggestive riflessioni sulla violenza politica che sia stata fino ad ora scritta: “L’uomo in rivolta” di Albert Camus.
«Il terrorismo moderno viene definito e battezzato da Robespierre, che è il primo a precisarne la funzione politica nell’accezione oggi ancora usata. Nel suo intervento alla Convenzione dice: “La spinta maggiore al governo popolare in tempo di guerra è data dalla virtù e dal terrore: il terrore senza virtù è fatale, e la virtù senza terrore è inerme”. Dopo la rivoluzione francese, tutto il terrorismo rivendicherà sempre sé stesso come strumento di giustizia».
(Lucia Annunziata, in “Anni di piombo, Il Piemonte e Torino alla Prova del Terrorismo”, Rubbettino 2007)
Una giustizia assoluta che pretende di saldare nella storia umana la virtù pura e astratta all’agire reale e concreto dei cittadini. Anche Albert Camus parte dal 1793, da Saint-Just che esclama: “O la virtù o il terrore”. «Pretendendo di costruire la storia sopra un principio di purezza assoluta, la rivoluzione francese apre i tempi moderni…». La sua riflessione si snoda tra filosofia politica e letteratura fino agli Anni Cinquanta e indica la sola virtù media umanamente perseguibile, tra l’assoluto virtuoso e il cinico realismo, per cui, nell’agire politico «non importa la causa difesa, sarà inevitabilmente disonorata dal cieco massacro di un innocente».
L’importante riflessione del premio Nobel Camus è stato dimenticato per decenni, al pari delle vittime, ma resta fermo e incancellabile nella sua cocente attualità: «La misura c’insegna che occorre ad ogni morale una parte di realismo: la virtù pura è omicida; e che occorre una parte di morale ad ogni realismo: il cinismo è omicida». È la dismisura a giustificare il terrore: infatti «il bene assoluto e il male assoluto, se vi si mette quanto occorre di logica, esigono lo stesso furore».
Una riflessione da sottoporre ai giovani sul loro modo di stare nella società, per cercare di prevenire il rischio che possano contrapporvisi in maniera violenta, anziché esercitare il diritto alla politica nel più completo rispetto della vita e delle idee degli altri.


Luca Guglielminetti